Note e discussioni di Claudia Di Fonzo a

"Sotto il segno di Dante". Scritti in onore di Francesco Mazzoni,  Firenze, Le Lettere, 1998.



Zygmunt G. Baranski, "’nfiata labbia and "dolce stil novo". a note on Dante, ethics, and the technical vocabulary of literature (pp. 17-35). Quella di Baranski vuol essere anche una lezione di metodo che partendo dall’nfiata labbia di Pluto arriva a dimostrare la necessità di riconsiderare il momento dell'analisi letteraria entro quello metaletterario. Egli parte dalla constatazione che per la maggior parte dei commentatori "enfiata labbia" indica l'espressione della faccia gonfia d'ira. Quindi nota che nella Rhetorica ad Herennium "inflatus" è da riferirsi al registro tragico e deve essere tuttavia evitato: la tradizione retorica, aggiunge, sembra dunque fornirci una chiara spiegazione della rappresentazione del Pluto dantesco e alla luce di tale ipotesto lo stile di Pluto sarebbe un vuoto stile alto e pomposo e la sua caratteristica principale la non chiarezza. D'altro canto, entro il sistema De Vulgari, la "voce chioccia" si può assimilare all'asperitas. Tutto ciò entro il canonico "'swollwn' character of pride". E se ci chiediamo perché venga evocata la superbia nel descrivere l'avarizia è sufficiente "to say that, in the Middle Age, both vices hade been proposed as the chief of sins" (p. 21) Questa perversione dello stilus gravis e il volontario ricorso alla asperitas come pure l'abuso della retorica contrasta il misurato uso di elementi tragici e suoni duri propria della convenzione dei genera dicendi per lasciare il posto a quello che Baranski definisce il cuore della sperimentazione dantesca alias il plurilinguismo (cfr. dello stesso Baranski, "Sole nuovo, luce nuova". Saggi sul rinnovamento culturale di Dante, Torino, Scriptorium, 1996, cap. I e II). Tuttavia la ’nfianta labbia di Pluto, spiega Baranski, non gioca un ruolo determinante nell'apprezzamento della novitas della Commedia ma è solo un dettaglio marginale di una più ampia discussione entro il poema che ha come momento centrale l'incontro del pellegrino con Bonagiunta (Purg. XXVI). In tale circostanza il pellegrino dichiara d'essere un poeta che, ispirato da "Amore", dà appropriata espressione linguistica alla voce del cuore e lo fa con uno "stil novo" che si oppone al trobar clus provenzale, uno stile dolce che nella tradizione vernacolare romanza è sinonimo di leu/lieve. Dante vuol parlare leggeramente ossia in modo perspicuo dove chiarezza sta per rettitudine. "Come la rappresentazione di Pluto conferma", conclude Baranski, "Dante crede che l'oscurità linguistica e il peccato siano intimamente connessi. Tuttavia, già nella Vita Nuova (...) che è scritta principalmente in un registro leu, Dante enfatizza il legame fondamentale tra chiarezza e rettitudine morale". Le stesse implicazioni etiche in relazione alla chiarezza e alla oscurità della lingua tornano in Purgatorio XXVI dove il dibattimento si svolge tra Arnaut Daniel da una parte (trobar clus) e Guido Guinizelli dall'altra (che si caratterizza per i "dolci detti" e dunque per il parlar lieve). Lo sviluppo naturale del ragionamento conduce Baranski a concludere che alla fine, per estensione, questo parlar lieve e chiaro è ispirato dallo Spirito Santo che soffia dove vuole così che Dante diviene lo "scriba Dei" ma la Commedia, come il suo modello supremo (la Bibbia), può contemplare ogni stile quello della chiarezza del poeta Dante, che diviene "divina" e quello della ’nfiata labbia di Pluto e l'uno serve antifrasticamente a caratterizzare l'altro.
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Zygmunt Baranski

Zygmunt Baranski è professore di Letteratura Italiana presso il Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Letteratura Medievale e Moderna dell’Università di Cambridge. I suoi contributi si concentrano studi danteschi e sulla letteratura italiana medievale. E’ editore e co-direttore di una delle più importanti riviste internazionali di studi di letteratura italiana, The Italianist,  rivista ufficiale dei dipartimenti di Italianistica dell’Università di Reading e di Cambridge. È stato ed è tuttora visiting professor di prestigiose università inglesi e americane.

 
Studi su Dante:

“Chiosar con altro testo”. Leggere Dante nel Trecento, Firenze, Cadmo 2001.

Dante e i segni. Saggi per una storia intellettuale di Dante, Napoli, Liguori 2000.

Sole nuovo, luce nuova: saggi sul rinnovamento culturale in Dante, Scriptorium, Torino 1996.

Baranski e Patrick Boyde, Fiore in the context, London, University of Notre Dame 1997.

Baranski e Rebecca J. West, The Cambridge Companion to Modern Italian Culture, Cambridge, Cambridge UP, 2001.

Baranski Zygmunt e Martin McLaughlin, The Italy's Three Crowns: Reading Petrarch, Dante, Boccaccio, distribuito da Bodleian Library, University of Oxford 2006.

 
Articoli sulla Commedia:

 Canto XXII in " Lectura Dantis Turicensis (Paradiso) , ed. G. Güntert & M. Picone (Florence: Cesati, 2002), 339-62

Le riviste di italianistica britanniche in " Riviste d'italianistica nel mondo, ed. M. Santoro (Pisa-Rome: Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali, 2002), 243-52

Entries on Ars dictaminis, Cronica di Anonimo romano, Cursus, De vulgari eloquentia, Fiore, Horace, Italy and the Middle Ages, Literary Theory (-1400), E.G. Parodi, Plurilinguismo, Questio de aqua et terra, A.M. Ripellino, Ritmo laurenziano, Strumenti critici, S. Vassalli, Translations (with G. Lepschy), in " The Oxford Companion toItalian Literature, ed. P. Hainsworth & D. Robey (Oxford: Oxford University Press, 2002), 32-33, 162-63, 187-88, 230, 295, 339-40, 381-84, 438, 469, 493, 516-17, 570, 594-95, 612-13

Three Notes on Dante and Horace, in Dante. Current Trends in Dante Studies, ed. C. E. Honess [=special issue of “Reading Medieval Studies”, 27, 2001], 5-37

Purgatorio XXV, in Lectura Dantis Turicensis (Purgatorio) , ed. G. Güntert & M. Picone (Firenze, Cesati, 2001), 389-406

Lo studio delle fonti e l'esegesi medievale del testo della " Commedia, in Bilanci e prospettive degli studi danteschi, 2 vols, ed. E. Malato (Rome: Salerno, 2001), I, 569-600

Introducing Modern Italian Culture, in Cambridge Companion to Modern Italian Culture, ed. Z.G. Baranski & R. West (Cambridge: Cambridge University Press, 2001), 1-15

Cantica, Canto, Comedy (genre), Commedia: Title and Form, Detto d'Amore, Dolce stil novo, in  The Dante Encyclopedia, ed. R. Lansing (New York-London: Garland, 2000) 137-38, 139-40, 180-81, 184-88, 299-300, 308-11

Il poema sacro [...] che m'ha fatto per molti anni macro: Notes on the Genesis of Dante's “ Commedia, in La Lotta con Proteo. Essays in Memory of  Glauco Cambon, (ed. J. Francese Rome, Bordighera, 2000), 58-81

Inferno XI, in Lectura Dantis Turicensis (Inferno), ed. G. Güntert & M. Picone (Florence: Cesati, 2000) 151-64

Inferno XIX, in ibid., 259-75

Notes on Dante and the Myth of Orpheus, in Dante: Mito e poesia. Atti del secondo Seminario Dantesco Internazionale, ed. M. Picone & T. Crivelli (Firenze: Cesati, 1999) 133-62 

The Texts of " Il Vangelo secondo Matteo" in ibid. 281-320

Infiata labbia and dolce stil novo: A Note on Dante, Ethics, and the Technical Vocabulary of Literature, in Sotto il segno di Dante. Scritti in onore di Francesco Mazzoni, ed. D. De Robertis & L. Coglievina (Firenze: Le Lettere, 1998) 17-35