Note e discussioni di
Claudia Di Fonzo a
"Sotto il segno di Dante". Scritti
in onore di Francesco Mazzoni, Firenze, Le Lettere, 1998.
- Domenico De Robertis, Sul testo delle canzoni del "Convivio" pone al lettore il problema dell'accertamento del testo poetico: reso
complesso non tanto dalla tradizione composita quanto dalla natura stessa
del medesimo qualora sia "doppio per istituto". E' il caso, appunto, delle
canzoni del Convivio per le quali si assiste alla "non corrispondenza
(...) tra testo trascritto in apertura e testo citato puntualmente nel
corso del commento". Per il Convivio bisogna pensare a una "divaricazione
tra la tradizione, che chiameremo organica, delle canzoni, in quanto accolte
nel libro e la loro tradizione autonoma (...) entro un più ampio
e (...) documentato corpus di canzoni sorelle". De Robertis riparte
da una ipotesi formulata nell'88 in occasione del convegno per il centenario
della Società Dantesca Italiana, dall'esistenza cioè di "un'oscillazione
indifferente all'autore stesso all'atto della divulgazione". Quindi, dopo
aver fornito alcuni esempi esplicativi di tale diffrazione ab ovo
nel Convivio dimostra come la varia lectio pertenga alla
tradizione estravagante. Sotto questo profilo presenta una coppia di casi
paralleli relativi alla canzone Amor che nella mente mi ragiona.
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